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Costruzione di artificiali Siliconici Parte 1
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Parte
1
LE POSSIBILITA’. Fino a qualche
tempo fa, l’unica possibilità di autocostruirsi i siliconici era
quella di utilizzare vecchie esche, o esche a nostro avviso scadenti
come materia prima da rifondere per realizzare le nostre idee. Questa possibilità
però aveva enormi limitazioni, legate a diversi e a volte
insormontabili problemi. Le nostre esche
potevano essere realizzate solo in pochi colori, quelli cioè delle
esche originali, molto spesso poi a causa dei pigmenti utilizzati e
della rifusione, fase per la quale sia i pigmenti che i materiali che le
componevano non erano stati progettati,
davano come risultato bruttissimi colori (quasi esclusivamente tendenti
al marrone) e peggio ancora materiali particolarmente fragili e
scadenti. I materiali vergini
erano quindi bagaglio esclusivo delle aziende produttrici, le quali
tenevano ben strette e segrete le varie tecniche di realizzazione e
soprattutto evitavano di rendere questa loro personale “miniera
d’oro” disponibile a tutti. Ma ora qualcosa è
cambiato! I nuovi materiali
oggi a disposizione di tutti , permettono di ottenere risultati
praticamente perfetti e con caratteristiche tecniche estremamente
superiori alle linee commerciali. E’ possibile infatti realizzare ogni tipo di esca, sia utilizzando stampi già pronti, ma anche stampi realizzati artigianalmente ricavati sia da esche commerciali che da master di propria realizzazione.
I MOTIVI. I motivi per i
quali si decide di intraprendere la strada dell’autocostruzione di
esche siliconiche, possono essere molti ma tra questi possiamo
considerare più importanti i seguenti: il primo
l’innegabile "RISPARMIO", avere la possibilità di una
enorme scelta di artificiali perfettamente funzionanti senza dover
investire grandi somme. Conosciamo tutti infatti i prezzi delle esche
commerciali, che oltre ad essere particolarmente alti non sono poi
adeguati al valore stesso di ciò che stiamo acquistando. Spesso accade
che un esca commerciale abbia vita pari ad una sola abboccata, anche se
portata da un pesce di piccole dimensioni che riesce con estrema facilità
a renderla inutilizzabile. L’investimento
necessario alla realizzazione di proprie esche siliconiche , può
sembrare inizialmente alto, sono infatti necessari alla realizzazione : stampi, resine per
realizzarli, materiale per esche soffici e alcuni indispensabili
utensili e attrezzi. Il vero confine da
superare non è in realtà l’investimento da eseguire, ma vincere la
normale diffidenza per qualcosa di nuovo che non abbiamo mai provato,
del quale poi non conosciamo il risultato. Insieme a questa
normale diffidenza aggiungiamo la nostra abituale “pigrizia” che ci
porta a pensare che è molto più semplice, veloce
e sicuro comprare una bella busta di siliconici già pronta, che
metterci ad armeggiare con resine, gomme e aggeggi vari. In realtà basta
però fare pochi e semplici conti per renderci conto dell’enorme
risparmio che possiamo ottenere da queste realizzazioni; il rapporto è
in fatti di 1:10, ciò significa che il costo di una sola esca
commerciale è pari a quello di 10 autocostruite, per tradurre tutto in
“vile moneta”: investendo 50 euro
in materiali per autocostruirci i siliconici riusciremo a costruire non
solamente 60 esche commerciali (50 euro è infatti la spesa media
necessaria) ma ben 600……credo non sia necessario aggiungere altro su
questo aspetto. Per la pigrizia la
cosa è ancor più semplice, vi basterà infatti realizzare la vostra
prima esca e la soddisfazione data dal risultato vi ripagherà
ampiamente delle vostre fatiche. Avere un'idea,
renderla concreta, realizzare qualcosa di unico che le calza a pennello
e per finire avere il piacere di catturare con questa proprio la preda
dei vostri sogni non avrà eguali.
Il secondo motivo,
a mio avviso il più importante, la "PERSONALIZZAZIONE" . L'impegno, la
passione, la ricerca e il bagaglio delle nostre esperienze piscatorie,
portano come normale risultato alla formazione di proprie convinzioni
che possono essere messe in atto solamente con l'uso di speciali e
specifiche "ESCHE ARTIFICIALI". Le nostre idee
prendono sempre forma fisica in un esca che ci permetta di applicarle,
che ci consenta di raggiungere le nostre prede dove crediamo siano e
soprattutto, lo faccia in modo perfettamente identico a quello che
vogliamo. Anche se oggi le
possibilità di scelta tra le linee commerciali è pressoché infinita,
capita spesso di non trovare in negozio quello che cerchiamo e se
accade, spesso risulta rispondente solo in parte alle nostre idee. L’unica soluzione
seria rimane allora l'autocostruzione.
La
“personalizzazione” sarà quindi il vero motore di ogni
realizzazione anche nel caso in cui ci limiteremo a “clonare” un
esca già in nostro possesso. A conferma di
quanto detto nel caso della copia di esche commerciali, vedremo che
nelle prime realizzazioni il nostro impegno sarà mirato alla riuscita
di copie perfettamente identiche anche nel colore. Però pian piano
andremo a modificare anche quello per finire col creare sempre qualcosa
di estremamente personale per offrire al pesce qualcosa di davvero
unico, di nostro. Oltre a fattori
legati esclusivamente ai gusti personali, l’idea di personalizzazione
sarà maggiormente motivata da aspetti tecnici e funzionali strettamente
legati a particolari situazioni, luoghi e metodi, con i quali intendiamo
affrontare le nostre battute di pesca. Per la buona
riuscita delle nostre realizzazioni saranno fondamentali solo pochi ma
essenziali elementi: un po’ di
fantasia, la conoscenza dei alcune tecniche necessarie per la
realizzazione dei master e degli stampi e la scelta dei materiali giusti
che ci permetteranno di raggiungere il nostro obiettivo nel modo più
semplice possibile e senza errori. Affronteremo nel
particolare nei successivi articoli tutte le fasi necessarie per
ottenere quanto vogliamo realizzare. I prossimi articoli
di questi argomenti tratteranno:
Buona
p…..ermanenza sul sito. Adriano Orlandoni(www.giantbaits.com)
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