LE VOSTRE AUTOCOSTRUZIONI |
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-Cucchiaino
rotante doppio AUTOCOSTRUITO -
di
Flavio Crotti
Data di pubblicazione: 31-01-06
Per
la costruzione di questo rotante non occorrono particolari materiali:
quelli da voi già citati per l’autocostruzione di rotanti.
Per
prima cosa munitevi di due cucchiaini uguali di pari peso(la differenza
di peso e modello può creare difetto nell’azione rotante io ho usato
martin original 4g uno giallo e uno rosso). Tagliate
un spezzone di filo di acciaio dalla vostra bobina di circa 20/25 cm a
seconda della larghezza e della lunghezza che volete impostare al vostro
rotante. Con
le pinze a becco formate un occhiello in mezzo allo spezzone ruotando le
estremità dell’acciaio 2 o 3 volte attorno alla base
dell’occhiello. Piegate
le due estremità dell’acciaio verso la direzione opposta
dell’occhiello dando la stessa misura da una parte e dall’altra. Ora
procedete smontando i vostri
cucchiaini tagliando l’acciaio con il tronchese e riassemblate i
rotanti inserendoli nelle due estremità dell’acciaio. Realizzate
un occhiello in fondo alle estremità dove applicare le ancorette o
l’amo singolo a seconda delle preferenze ed effettuate due o tre giri
intorno al filo d’acciaio per fissarlo saldamente. Tagliare il filo in
eccesso e il rotante è pronto per il collaudo.
L’idea
nasce una sera quando pensando a qualcosa da realizzare e a cosa potesse
attrarre un pinnuto ho pensato che se un’ esca produce una determinata
quantità di vibrazioni e bagliori, due ne avrebbero prodotte il doppio.
Mi sono chiesto: come mettere in pratica una possibile fortunata
intuizione? Ho pensato quali esche potessero essere impiegate e nella
mia mente piano piano si concretizzava l’idea… Dopo vari tentativi
più o meno fortunati sono arrivato a quest’esca che, secondo la mia
interpretazione, simula due o più pesciolini vagabondanti (un piccolo
branco). Non ero certo che funzionasse
ma ho comunque riposto piena fiducia(come generalmente avviene
con tutti gli artificiali autocostruiti) in questo bizzarro assemblaggio
di componenti metallici.
Nonostante
le critiche dei miei abituali partner di pesca non mi sono scoraggiato e
ho deciso un giorno di testarlo. Considerato il periodo ostico, essendo
in pieno inverno con temperature che scendono sotto lo zero, ho voluto
testarlo prima di tutto “andando sul sicuro” in un laghetto da
trote. Dopo circa un paio d’ore in cui con le esche presenti nel mio
arsenale non avevo percepito alcuna vibrazione in canna ho deciso di
testare il cucchiaino in oggetto. Al secondo lancio effettuato nel punto
in cui fino a quel momento cambiando decine di artificiali non avevo
avuto successo arriva la sospirata vibrazione fatale davanti agli occhi
increduli del mio partner di turno. “Botta di c…” il primo
pensiero… Continuo a pescare… Dopo una decina di lanci cambio zona,
lancio, una decina di giri di manovella e faccio il bis… Ho pensato:
funziona?!?! Dopo
pochi giorni vado di nuovo a trote, questa volta in un altro laghetto e
mentre mi preparo Stefano, il ragazzo che è con me mi dice: “posso
provare la tua canna?” Come esca era montata la mia creaturina… Al
terzo lancio si è dovuto ricredere anche lui (il più scettico)…
Sottolineo che in quell’occasione con i normali cucchiaini non s’è
visto niente. Purtroppo per me quel lancio è stato fatale per
l’artificiale che, inspiegabilmente, perse un amo dell’ancoretta. In
altre uscite sempre a trote non ha tradito le attese e ha sempre portato
i risultati sperati dandomi sempre di più la consapevolezza che tale
marchingegno ha proprietà adescanti superiore a molte esche. Dopo
i confortanti risultati ho deciso di provarlo sul fiume e alla seconda
uscita il mio amico nonché maestro
Mic è riuscito a catturare un insolito barbo di 7 etti e ho
inoltre notato che essendo l’esca composta da due cucchiaini raggiunge
un peso maggiore e quindi distanze maggiori nel lancio, inoltre tende a
mantenere la profondità e in corrente tende a lavorare meglio di un
cucchiaino singolo. In
quest’ultima occasione personalmente purtroppo non ho avuto successo
(fortuna!?!) ma ho notato un buon interesse da parte dei bass e la cosa
mi lascia ben sperare… appuntamento rimandato alla migliore
stagione… Inoltre
devo aggiungere la cattura di un cavedano nel fiume Tresa sui 6 etti.
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