CHI SIAMO...

 

 

 

 

Loris Ferrari

 

 

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Ciao a tutti, mi chiamo Loris Ferrari, sono nato nel 1956, pesco a spinning quasi esclusivamente, dal 1976, alternandolo saltuariamente a moltre altre tecniche di pesca (morto manovrato, pesca con il vivo...), insidiando particolarmente predatori. Ho passato anni ad insidiare esclusivamente B.B. ma ora non disdegno siluri, cheppie, cavedani, trote, lucci, sandre e ... tutto quello che Dio mi fa attaccare alla lenza.

 

Ho sempre lavorato intensamente, il poco tempo libero l’ho dedicato il più possibile alla pesca cercando di carpire i segreti dell’acqua e dei pesci ; non frequento, per le ragioni di cui sopra i “salotti” che si formano nei negozi di pesca, mi sono iscritto allo Spinning Club Italia, sezione di Modena, solamente all’inizio del 2001. Mi sono trovato subito bene, incontrando e conoscendo molti validi lanciatori, accrescendo così, le mie conoscenze alieutiche.

 

Non partecipo a nessuna gara; le poche a cui ho assistito da spettatore, mi sono sembrate formate da persone agitate e frenetiche, che miravano più a far incetta di medaglie, che al rispetto dell’ambiente e dei pesci. Non vi nascondo che non mi piacciono, non fanno parte della mia indole, preferisco piuttosto pescare in solitudine, magari osservando con calma un martin pescatore o una lepre sul prato. Ovviamente non ho puzze sotto il naso, né guardo dall’alto in basso chi le frequenta ; ognuno di voi può tranquillamente partecipare a gare e tournaments vari... io giudico le persone singolarmente, in base alle loro azioni correnti e non ai loro discorsi o ai loro trascorsi.

 

 Non rappresento nessun interesse commerciale di aziende del settore, non ho mai scritto articoli sulle riviste specializzate... ma non ho nulla contro i giornalisti seri, né contro le aziende corrette che propongono validi artificiali, materiali ed attrezzature. Mi ricordo fin troppo bene le difficoltà ed i kilometri percorsi per il reperimento delle prime attrezzature da Spinning negli anni settanta/ottanta... ben venga il vasto assortimento odierno !

 

La vita mi ha portato a svolgere altre professioni... solamente ora, scrivendo alla sera su Internet, ma senza alcun vanto, mi sento un po’ giornalista anch’io.

 

Mi ritengo perciò un “cane sciolto”... pesco solo ed esclusivamente per divertimento, assieme a mio figlio ed a pochi fidati amici.

 

Non amo quelli che, solo perché praticano una tecnica di pesca (mosca, carpfishing... spinning...), snobbano tutte le altre tecniche e considerano di serie B quei pescatori che le praticano. Datemi una canna in mano, anche un bastone ed un fosso pieno di alborelle, il sottoscritto ancor oggi, si divertirà comunque.

 

Se vedo un pescatore pescare con le budella o con le ciliegie, ma bene e nel rispetto dell’avversario, mi fermo a guardarlo e mentalizzo la tecnica, anche se magari non la metterò mai in pratica. In vita mia, in oltre trent’anni di pesca, mi sono sempre divertito, anche a pesci gatto, a persici sole... o da ragazzo, con le mani, nel fiume in secca.

 

Non sono un fanatico integralista del Catch & Release, quasi sempre libero i pesci, con tutte le cure del caso, ma non considero un crimine se un pescatore vuol portarsi a casa un bel pesce ogni tanto, se il fine ultimo è un piatto ben cucinato.

 

Non devo difendere aprioristicamente nessuna causa, non mi considero un “campione” ma solamente un gran appassionato di pesca e della natura.

 

Non devo, per apparire meglio di quel che sono,  barare sulle “mie” catture o vantare esperienze che non mi appartengono e che non ho vissuto in prima persona.

 

Sono aperto a tutte le osservazioni, i suggerimenti e le critiche che vorrete farmi, sarò ben lieti di ospitarvi sulle pagine di questa rubrica.

 

Ho voluto iniziare su questo sito, con l’aiuto di validissimi e noti pescatori, una rubrica riguardante la modifica e la costruzione degli artificiali per lo spinning (nella pesca a mosca lo scambio di pareri sulla loro costruzione esiste da centinaia di anni !).

 

Questa rubrica, mi sta dando sempre più soddisfazioni, attraverso i pescatori (giovani e non), che quasi giornalmente mi scrivono via e-mail.

 

Pesco in prevalenza in Emilia, terra povera di pesci da spinning, rispetto ad altre, ma ricca di lanciatori. Le acque che frequento sono “difficili”, implicano, per avere successo, un grosso impegno da parte del lanciatore.

 

Queste difficoltà di pesca legate all’ambiente, aumentate enormemente negli ultimi vent’anni, mi hanno fatto avvicinare sempre più al “fai da te”, (bricolage piscatorio), nella convinzione iniziale (ora certezza !), che se avessi presentato al pesce un’esca unica e quindi inusuale al vissuto del pesce (per forma, colori, recupero...), avrei ampliato di molto le possibilità di successo.

 

Dopo decine e decine di tentativi (riusciti e non), sono riuscito a produrre negli anni alcuni artificiali e modifiche davvero interessanti... presentandole sul sito, hanno subito trovato il gradimento da parte di tantissimi lanciatori…sono certo che piaceranno anche a voi.

 

Mi piace leggere tutto quello che riguarda la pesca, mi piace provare direttamente tecniche ed artificiali ; in passato ho personalmente “abboccato” (leggi acquistato), quintali di artificiali “commerciali” ed a teorie sulla pesca a spinning che oggi farebbero ridere i polli ! ! !

 

Ho capito, con gli anni, che non servono super - canne e super - mulinelli dell’ultima moda... certo l’attrezzatura dev’essere robusta ed affidabile (cioè dar fiducia), ma è tutto.

 

Con gli anni, divento sempre più pragmatico ; il pesce attacca solamente l’esca, e quindi serve soprattutto l’esca di fiducia, anzi, la fiducia è la miglior esca !

 

Mio figlio Alberto, nato nel 1990 e pescatore dall’età di 4 anni, ha agganciato (ed anche perso), negli ultimi anni, super pesci a ripetizione con tutte le esche che gli avevo “rifilato” perché le avevo ritenute, a torto, di serie B

 

Mio figlio, fidandosi ciecamente del padre, ha pescato convintissimo con quelle esche, ed i risultati non si sono mai fatti attendere !

 

All’esca di fiducia, bisogna (ed è la parte più difficile) abbinare un recupero diverso da quello adottato dai pescatori che frequentano lo stesso ambiente (anche in questo Alberto è... imbattibile !).

 

Occorre camminare sulla sponda, senza pescare, ed interpretare (approfittandone !) i “segnali” che ci giungono dall’acqua (bollicine, salti, cacciate, avvistamenti, movimenti di canne e ninfee...).

 

Bisogna immedesimarsi (empatia), nel grosso predatore e pensare dove noi ci andremmo a nascondere, per tendere l’agguato ai pesci foraggio... ecco, proprio lì cercheremo di posare le ns. esche.

 

Non ho ancora trovato la ricetta per evitare i “cappotti”, né mai la troverò, né io ne voi... la pesca non è una scienza esatta, ma per questo è così coinvolgente, affascinante e misteriosa.

 

Col tempo e l’esperienza diretta sull’acqua, sono però riuscito a limitare le battute a vuoto e ad aumentare notevolmente le soddisfazioni.

 

Non ho iniziato questi articoli per autocelebrarmi, ma per aiutare tutti quelli che si sono avvicinati allo Spinning da poco, e che intendono migliorarsi.

 

Io stesso, con l’aiuto di tutti i pescatori che navigano (senza pescare !) nel Web, spero di continuare a migliorarmi giorno dopo giorno, per vivere sempre maggiori bei momenti durante le mie battute di pesca.

 

Se volete avere il mio parere su particolari tecniche di pesca, sulla pesca di singole specie ittiche, consigli sulla modifica e costruzione degli artificiali, ecc... scrivetemi,  nel limite delle mie esperienze, sarò lieto di rispondervi.

 

Ciao a tutti e buona p... permanenza sul ns. sito !

 

Loris Ferrari

 

  Black Bass & Co
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