ARTIFICIALI & Co |
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Fai
da Te Micro
Minnow
Testo e
foto di Filippo Fuligni alias Lippus (Sett./06) Lippus
MicroMinnow – Fagiolino, Pisellino e Arachide Quest'anno sul MIO
fiume, la Sieve, i cavedani sembrano molto selettivi, nonché molto
diminuiti come numero, il motivo di tutto questo sinceramente non lo
conosco, ma quello che so è che fino allo scorso anno la mia media era
di non meno di 25 pesci ad uscita, quest'anno prenderne più di 10 a
spinning non è facile. Come se non bastasse, le classiche esche tipo
rotanti e minnow non mi davano risultati soddisfacenti, con catture
saltuarie, ad un certo punto ho cominciato ad usare un microminnow della
yo-zuri di circa 2cm, e le catture si sono fatte abbastanza costanti. Da
buon autocostruttore ho cercato di fare un artificiale simile ma più
adatto al mio modo di pescare ed ai luoghi in cui pesco. Praticamente avevo
bisogno di un minnow lungo al max 2,5cm (meglio se 2) abbastanza
compatto e pesante perchè lo uso in corrente, che avesse uno
scodinzolamento rapido ma che contemporaneamente tenesse bene l'acqua
nei recuperi controcorrente. Il risultato di
tutte le mie elucubrazioni sono questi 3 artificiali, tutti egualmente
funzionali e soprattutto CATTURANTI!!. Andiamo con ordine
il primo è una mia interpretazione del “Fagiolino” di
MastroGeppetto, che poi si è evoluto nel “Pisellino” (tanto per
rimanere in ambiente legumi :-). La differenza principale tra i 2 è che
l'attacco dell'ancoretta/amo singolo del Pisellino è in coda, mentre
quella del Fagiolino è sulla parte finale del ventre, come d'altronde
è anche nel minnow della Yo-Zuri, questo perchè con l'ancoretta in
quella posizione avevo un numero molto alto di attacchi a vuoto, cosa
che è diminuita posizionando il tutto in coda. Il problema però del
pisellino è che l'ancoretta/amo singolo in coda, crea impedimendo al
movimento, in quanto sposta in fondo al minnow una buona parte della
massa in proporzione alle dimensioni del minnow stesso. Il risultato è
uno scodinzolamento molto meno accentuato e stretto, molto simile al
movimento dei rapala cd da 3 e 5 cm per capirsi, si potrebbe aumentare
al dimensione della paletta e/o fare la classica concavità, ma
finirebbe per prendere “troppa acqua” rendendo difficile l'uso in
corrente. Benchè il movimento risulti funzionale, dimostrato dalle
catture che comunque ho fatto, ha me non piace troppo e allora ho
cercato di ovviare all'inconveniente delle slamature lasciando l'attacco
sul ventre, il tutto si è risolto quasi completamente montando
ancorette/ami di maggiore dimensione. L'Arachide invece
è un mini snodato di circa 28mm, scodinzola discretamente bene, anche
se, l'amo/ancoretta in coda, viste le minuscole dimensioni ne ostacola
leggermente l'oscillazione, ma vi posso assicurare che rimane
sufficientemente ampia e regolare da essere micidiale. In ogni caso ho
realizzato anche una versione di arachide con l'attacco
dell'ancoretta/amo sul ventre, e anche se ho bestemmiato in almeno 3
lingue diverse per creare 2 occhielli e 1 snodo in 7 mm, alla fine il
risultato sembra funzionare!. L'unico problema dell'arachide è che
comincia ad essere abbastanza lungo (si fa per dire..) e qualche attacco
viene fatto sulla pancia, che non essendo “armata”, non ha effetto.
La cosa positiva è che questo accade con pesci piccoli, quelli grandi
ne fanno un sol boccone e problemi non ce ne sono!. Tutti e 3 i minnow
sono affondanti, e molto pesi per il volume che hanno. Materiali
necessari: –
Listello di samba largo
9/10 mm –
Lexan da 1mm o 2 mm oppure
disco plastico delle campane porta cd. –
Filo di piombo da 1,5mm –
Filo di acciaio da 0.6mm o
0.8mm Per prima cosa
disegno sul listello di legno la sagoma del minnow poi con un seghetto, taglio i legno, stando molto largo, e con la raspa,
scontorno la sagoma, lasciando per ora gli spigoli a 90°. Sul ventre traccio
esattamente una linea, su cui eseguo lo scasso ventrale con un seghetto.
A differenza del mio solito, adesso non faccio il taglio per la paletta,
in quanto indebolirei troppo il muso che si spezzerebbe troppo
facilmente durante la sagomatura del muso stesso (già successo le prime
volte). Con la raspa
rastremo leggermente la parte della coda, stondo il muso, e rifinisco il tutto con una bella passata con la carta a
vetro, tanto per lisciare ben bene la superficie, occhio che viste le
ridotte dimensioni,le prime volte mi sono scartavetrato completamente i
polpastrelli :-)). Solo ora faccio il
taglio per la paletta, inclinato di circa 60/70°, a circa 4/5mm dalla
punta del muso. Nel caso stia
costruento un Arachide questo è il momento del taglio della coda,
effettuato a circa 7/10mm dalla punta della coda stessa. Prima di proseguire
la lavorazione allargo lo scasso ventrale nei punti in cui verranno
alloggiati gli occhielli di attacco anteriori e posteriori, e la
piombatura, che sarà inserita immediatamente dietro la paletta
divergente. Faccio l'armatura,
in questo caso, a differenza degli altri miei minnow piccoli, la faccio
con gli occhielli chiusi, questo non tanto per problemi di
robustezza,tanto l'acciaio rimane affogato poi nello stucco da marmisti,
quanto per il fatto che è più difficile posizionare una armatura
aperta di così piccole
dimensioni, anche se ciò vi potrà sembrare strano. Devo confessare che
posizionare l'armatura nell'Arachide, mi comporta sicuramente
l'esclusione dal paradiso visti i numerosi apprezzamenti a santi vari
che tutte le volte tale attività comporta!. Per la piombatura
realizzo una cavità immediatamente dietro la paletta in cui inserisco
circa dai 2,5cm ai 4 cm di
filo di piombo arrotolato (dipende dalle dimensioni del minnow e dalla
velocità di affondamento che voglio dargli), che inserisco
nell'alloggio precedetemente realizzato e fisso con una goccia di attack.
Siamo quasi alla
fine, non resta che stuccare il tutto con stucco da marmisti e far fare
alla nostra creatura un bel bagno nel turapori (nel mio caso cementite). Mentre le nostre
creature stanno ad asciugarsi, possiamo realizzare la paletta, io, visto
che sono un pigrone cronico, la faccio più semplice possibile,
praticamente realizzo un trapezio lungo 1 cm con una base di 1 cm e
l'altra di 0,5cm circa, se vedo che è troppo lunga taglio via via dei
pezzi partendo dalla base più stretta. Una volta asciugate
metto provvisoriamente la paletta e faccio la prova in acqua, se tutto
è ok, procedo con la verniciatura e prima mano di impermeabilizzante. A
questo punto monto, sempre provvisoriamente, la paletta e riprovo tutto
in acqua riposizionando la paletta fino a che il movimento non mi
soddisfa. Poi una goccia di attack per bloccarla e incollaggio finale
della stessa con colla epossidica bicomponente. Ecco fatto, tutto
qua, la realizzazione è abbastanza veloce, perchè la fase di
sagomatura è semplice (da me difficilmente vedrete lavorazioni
difficili, per il semplice fatto che non ne sono capace
:-) ), la parte più difficile, date le dimensioni è fare
l'armatura, ma con un po' di pratica in 1 ora se ne fanno 2 o
3(verniciatura esclusa). Questo tipo di artificiali, come ho già detto,
mi stanno dando una certa regolarità di catture nei confronti dei
cavedani, in realtà li ho provati anche a trote e mi hanno stupito
anche con esse, infatti gli attacchi sono stati tanti e soprattutto
fatti da trote di discrete dimensioni. Il test effettuato
con le trote è stato positivo per quanto riguarda la resa, ma ha
evidenziato 2 problemi che ho corretto con la seconda release degli
stessi. Il primo problema è quello relativo alle slamature, che ho
corretto sia passando dal Fagiolino al Pisellino sia aumentando la
dimensione delle ancorette, l'altro era la fragilità della paletta che
i continui urti con i sassi del torrente, che la danneggiavano
sistematicamente. Ho risolto quest'ultimo problema passando al lexan da
2mm, al posto di quello da 1mm, questo mi complica la vita in fase di
realizzazione della paletta, ma praticamente non si rompe mai, il tutto
lasciando inalterato il movimento dell'artificiale. Altra cosa che
volevo puntualizzare è questo, come potete vedere dagli esempi
sottostanti, la colorazione usata è molto semplice e non ci sono
“abbellimenti” particolari (tipo branchie, occhi 3d, squamature,
ecc), questo per 3 motivi fondamentali: 1)
Sono inutili hai fini delle catture!!. 2)
Volevo realizzare un qualcosa di semplice, e i suddetti
particolari sarebbero stati di difficile realizzazione su un'esca così
piccola, soprattutto da chi si avvicina ora all'autocostruzione. 3)
Mi stava fatica farli :-)!! Per la verniciatura
dei miei “pargoli” uso bombolette spray (non mi chiedete la marca
perchè ho preso da Brico le prime che ho trovato e soprattutto le più
economiche, visto che oltre che pigro sono anche tirchio :-) ), e
procedo così: prima coloro i fianchi con l'argento glitterato, lo
faccio asciugare e do una strisciata di nero sul dorso. Gli occhi e il
rosso sotto il muso li faccio con i pennarelli all'acqua Uniposca
(vilmente rubati alla figlia!!). Ecco alcuni alcuni
“pargoletti” appena realizzati (tra cui potete vedere i
“fotomodelli” di questo articolo”) Queste invece sono
alcune delle innumerevoli catture fatte con questi micidiali
artificiali.
Questo è un
articolo a cui tenevo
particolarmente per la pubblicazione, in quanto vi esorto a realizzare
alcuni artificiali del genere, perchè io ho avuto una svolta
sistematica nelle catture, questi microminnow sembrano svegliare dal
torpore i pesci più svogliati. Non è ovviamente una esca
“miracolosa”, ma la sua presenza non dovrebbe mai mancare nel
portaesche di chi insidia cavedani e trote. Con questo non mi
resta che augurarvi buona p...................ermanenza sul sito! Filippo Fuligni
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