ARTIFICIALI & Co |
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Fai da te il Filibustiere ADS Testo e foto di Filippo Fuligni (Lippus) Nov./06
Tutto è cominciato
in una calda serata di settembre (notare la nota romantica..), mentre
stavo chattando su msn con quell’altro amante di seghe e raspe (quelle
di metallo..) che è il mio amico Francesco (MastroGeppetto per chi
frequenta il forum degli Apostoli dello Spinning), quasi per scherzo
nasce l’idea di commemorare il raduno degli AdS, che si tiene a fine
ottobre, realizzando degli artificiali. La scelta cade sui filibustieri,
che sono esche relativamente veloci da fare, e soprattutto sono
funzionali (o almeno dovrebbero….) per i luoghi in cui si svolgerà il
raduno stesso. Siccome cerco
sempre di unire l’utile al dilettevole, ho cercato di studiare un
artificiale che si adattasse ai luoghi e ai pesci che insidio più di
frequente, visto che ho un fiume sotto casa, e cioè i cavedani in acque
veloci, ho approfittando quindi dell’occasione per incrementare la mia
scorta. Dopo lunghe
elucubrazioni, chilometrici calcoli scientifici, tonnellate di documenti
letti, in definitiva ………… non più di 5 minuti, perché poi mi
frantumo gli zibidei… ho realizzato l’artificiale oggetto
dell’articolo, che in realtà, nonostante le premesse,
è venuto molto bene. In acqua ha tutte
le caratteristiche del filibustiere classico, con, però, un movimento
molto accentuato. In caduta oscilla moltissimo, emettendo tantissimi
bagliori, nel recupero lineare scodinzola quasi come avesse la paletta,
con movimenti ampi e sinuosi, e se richiamato con leggeri colpi di
canna, spancia vistosamente a perfetta imitazione di un pesciolino in
difficoltà Fatto questo auto
compiacimento, passiamo alle cose serie e vediamo come si costruisce. Materiale
necessario: -
listello di samba da 1x3cm -
filo di acciaio da 0.6mm -
lamina di piombo da 1,5mm (o filo
di piombo da 2mm -
stucco da marmisti -
cementite Fatto il disegno comincio a sgrossarlo con il seghetto Poi con una raspa a legno scontorno con precisione (si fa per dire..) la sagoma Procedo a fare lo scasso ventrale perfettamente al centro, in questo sono aiutato dal fatto che il ventre è ancora completamente piatto. Ora è arrivato il momento di svelarvi il primo trucco, in pratica sul fianco traccio 2 segni uno a 2 cm dal muso e uno a 3cm dalla coda, questi segni mi serviranno come riferimento per l’assottigliamento rispettivamente del muso e della coda.
Non resta che rastremare coda e muso facendo riferimento ai sopraccitati segni. Nel fare ciò vi svelo il secondo trucco, quando state lavorando sulla coda, prima rastremate partendo dalla parte superiore, poi prima di iniziare a lavorare sulla parte inferiore, dove, come potete vedere dalle varie foto della sagoma, il ventre è piatto, faccio una limatina sulla punta della coda, larga quanto la lima stessa, in modo da fare la coda stessa leggermente “all’insù” rispetto al ventre. Ecco la foto di quello che intento (attenzione il minnow nella foto è capovolto!). Finisco di sgrossare il tutto assottigliando il muso e arrotondando tutti gli angoli, cercando di dare all’artificiale la giusta silouette da pesce. Il grezzo va completato con una bella passata con la carta abrasiva. Eccoci arrivati
alla parte su cui occorre fare maggiore attenzione, perché un errore
adesso comprometterà il movimento e l’assetto del nostro artificiale,
e cioè la piombatura, con il suo giusto alloggiamento. A questo punto realizzo l’armatura e la inserisco nel minnow. (NB: l’anello posteriore è già in posizione orizzontale, pronto per essere innescato con amo singolo) La piombatura è realizzata tagliando 2 striscioline della lamina di piombo larghe 2mm e lunghe 30 mm. queste striscioline
vanno inserite verticalmente, nello scasso fatto precedentemente, ai
lati dell’armatura. Se avete rispettato le proporzioni che vi ho
detto, si infileranno
precise precise nello scasso, contribuendo a tenere ferma l’armatura. Due gocce di attack per bloccare il tutto e chiudiamo con stucco da marmisti. E qui c’è l’ultimo trucco, con lo stucco, non limitatevi a tappare lo scasso, ma sagomateci sopra un bel ventre rotondeggiante (come vedete dalla precedente foto l’occhiello ventrale l’ho fatto volutamente più lungo in modo da poterci sagomare un bel ventre, anche se dalla foto seguente si vede male, perché ne ho fatto poco, avevo finito lo stucco …). Se volete, adesso
è il momento per realizzare eventuali particolari per “abbellire”
il nostro artificiali, tipo: bocca, branchie, ecc. anche se, per essere
sinceri, al pesce non gliene può frega’ de meno. Per rendere più chiara tutta la struttura di questo artificiale ho fatto questo piccolo disegno, spero risulti chiaro. Come mio solito,
non do consigli sulla verniciatura,
perché è giusto che ognuno dia sfogo alla propria fantasia. Mentre questo è in “borghese”, senza “personalizzazione”… Questa invece è una foto di gruppo degli artificiali commemorativi. Per chi non fosse convinto dell’efficacia di questo artificiale, ecco 2 catture (delle tante…) fatte durante la prima uscita dedicata alla prova in acqua delle mie “creaturine” appena finite. Spero che vi
piaccia questo metodo costruttivo per i filibustieri, quello che posso
dire è che, nonostante le apparenze, è molto facile da realizzare, e
la sua efficacia è inversamente proporzionale al poco tempo che ci
vuole per farlo.. Un saluto e buona
p………..permanenza sul sito!! Filippo Fuligni
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