ARTIFICIALI & Co

 

 

 

 

 

“Fai da Te” 
Ferri del mestiere


(Testo e fotografie di Moreno Bartoli pubblicato Febbraio 2012)


Basta un coltellino tascabile ed un pezzetto di legno. Più che sufficienti se in mente abbiamo un’idea. Un coltello e un’idea per trasformare un legno in un artificiale per la pesca a spinning. E un po’ di pazienza. E parecchio tempo libero, naturalmente. 

Pazienza e tempo libero non ci costano niente. Il pezzetto di legno, si trova facilmente. Il coltellino tascabile, chi non ne possiede uno? L’idea di che cosa fare, ecco, quella, non tutti ce l’hanno. 

Però all’inizio si può anche copiare da un’esca già esistente in commercio. Quindi ci sono tutti i presupposti per cominciare a costruire gli artificiali. Ben presto, però, ci rendiamo conto che necessitano alcuni semplici attrezzi, accanto al coltellino, per rendere il nostro lavoro più semplice e più veloce.

 

Fig.1 Ecco l’intera panoramica di quanto occorre:
trincetto da calzolaio;
pinze universali;
seghetto a lama tonda;
seghetto a ferro;
tronchesine;
pinze a becchi tondi;
forbici da lattoniere;

 

Fig.2 Sarà necessaria anche una “dima” per tagliare i pezzi di legno. La sua costruzione è facile ed intuitiva, osservando quella in fig.2. Con la dima possiamo tagliare le sezioni di legno tutte alla stessa identica misura, in maniera da ottenere risultati uguali anche nelle occasioni successive. In effetti quando si costruisce è preferibile annotarsi tutte le fasi con lunghezze e grammature, perché, in caso di perdita dell’esca o desiderando realizzare un clone, il nostro lavoro è facilitato. Il seghetto a ferro deve essere di ottima qualità perché la sua lama da 1mm. taglierà tutti i legni delle nostre esche. Con una buona lama si ottengono sezioni precise e sottili.

Fig.3 Sempre con il seghetto a lama sottile, eseguiamo il taglio longitudinale che alloggerà il filo d’ acciaio inox e la piombatura, nonché il taglio per la paletta di affondamento. Inutile raccomandare la massima precisione per questa delicata fase, la nostra accuratezza è indispensabile per le primissime fasi formative dell’esca.

 

Fig.4 Il seghetto con lama tonda da 2,5cm. è indispensabile per creare lo spazio necessario all’armatura interna ed alla piombatura. Mentre con il seghetto sottile si traccia la direzione, con il secondo, si realizza un incavo preciso ed adeguatamente largo.

 

Fig.5 La pinza a becchi tondi, un attrezzo quanto mai necessario per il costruttore, serve per realizzare gli anelli che fuoriescono dall’esca ed a cui legheremo la nostra lenza o posizioneremo le ancorette.

Fig.6 Per ottenere degli anelli perfetti con la nostra pinza a becchi tondi, avvolgiamo il filo d’acciaio intorno ad un chiodo del diametro di 2,8mm, dopodiché stringiamolo come in foto. Il risultato è garantito.

 

Fig.7 Ecco un attrezzo indispensabile che dobbiamo scegliere con la massima cura: la tronchesina. Questo utensile dall’utilizzo intuitivo, serve per tranciare di netto il filo d’acciaio con cui realizzeremo l’armatura o lo scheletro interno di tutti i minnows che costruiremo, nonché il filo di piombo necessario a zavorrare i nostri artificiali, Ne consegue che il loro filo deve essere perfetto, vale a dire devono tagliare bene! Scegliamo, quindi, una buona tronchesina ed evitiamo di tagliare utilizzando sempre lo stesso punto

 

Fig.8 Oltre al lavoro descritto, quest’attrezzo serve anche per creare gli anellini o spiraline (split ring), semplicemente tagliando due spire alla volta da una comune molla d’acciaio. Infine, sempre con le tronchesi, possiamo infilare gli anellini nell’esca per inserire le ancorette.

 

Fig.9 La pinza a becchi ad angolo è perfetta per ruotare il filo d’acciaio, combinandola con una comune pinza universale. Questa operazione, a prima vista insolita è, invece, indispensabile quando si realizzano minnows snodati in più pezzi. La rotazione del filo va preferibilmente eseguita in senso orario

 

Fig.10 Una delle fasi più importanti dell’intera realizzazione del minnow è la carteggiatura, perché un corpo ben levigato darà un tocco professionale alla nostra esca appena verniciata. Naturalmente la carta abrasiva può essere utilizzata a mano, ma usando i pratici supporti in legno della foto faciliteremo l’operazione. Per realizzarli non dobbiamo far altro che procurarci una sezione di legno cilindrica ed una piana, dopodiché fermeremo la carta con una spillatrice da tappezziere o con puntine da disegno. Per sgrossare l’esca appena scolpita nel legno di balsa, in genere si adoperano la carta del n° 60. Per levigare lo stucco, necessario al riempimento delle fessure, la n° 100 e per rifinire la n° 180 e oltre.

 

Fig.11 Eccoci infine al termine della nostra attrezzatura indispensabile, con un’altrettanto indispensabile forbice da lattoniere. Con quest’ultima taglieremo il policarbonato con cui realizzeremo le palette d’affondamento dei nostri minnows. Dopo un primo taglio eseguito con le forbici, rifiniremo i bordi della paletta con la consueta carta abrasiva.



Ecco quanto necessita davvero a qualsiasi costruttore, quale che sia il suo livello d’esperienza. 

Solo con questi attrezzi e con tanta pazienza, potremo realizzare i nostri artificiali in maniera adeguata, sostenuti come sempre da una buona dose di creatività. Alcuni degli attrezzi visti, sono presenti in qualsiasi casa, altri, un po’ più specifici, sono in ogni modo reperibili con facilità.

Ciao a tutti e Buona P...ermanenza sul nostro sito!

    Moreno Bartoli


  www.morenobartoli.it

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