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Effetto squame nelle livree dei nostri autocostrui

(Testo e fotografie di Francesco alias Phenix72 Ottobre 2011

 

Pubblico questa discussione in seguito alla gentile richiesta che Loris mi ha fatto in merito al procedimento in oggetto.
Premetto che la tecnica presente in questo mio articolo non ha la presunzione essere il miglior metodo realizzativo o lo stato dell'arte sul tema, molti passaggi e descrizioni sono ovvi e a conoscenza di chiunque abbia un minimo di esperienza di autocostruzione, ma è la descrizione di un mio metodo di lavoro, frutto di esperienze personali, consigli di amici e letture varie, alcune presenti su questo forum.

Voglio descrivere un paio di esempi che differiscono solo per il tipo di materiale usato per la mascheratura, con cui riproduco l'effetto scaglie nella livrea dei miei artificiali. Il sistema che uso più frequentemente è il primo. E' il più semplice e, se anche meno rifinito nei dettagli, meno realistico, mi permette di creare degli effetti con maggior contrasto tra le combinazioni di colore. Come sa molto bene chi pesca Black Bas, infatti, non sempre le livree “naturali” in senso assoluto sono le più produttive anzi spesso rende di più una combinazione di colori, anche di fantasia, e totalmente estranea all'ambiente naturale in cui vive il nostro predatore. La seconda è il risultato di varie sperimentazioni per raggiungere le tonalità argentate o dorate, più naturali ad imitazione del pesce foraggio.

Prendo come base due crankbait. Quello a sinistra è un prototipo di medium diver sul quale faccio una livrea argento satinato e schiena marrone, l'altro uno shallow diver (CRK 2) su cui ritento la stessa colorazione precedentemente venuta male ovvero chartreuse con schiena verde e nera. In questo momento sono alla fase finale della ricopertura in cementite.

Sul Crk 2 con l'uso dell'aerografo lo coloro completamente chatrtreuse direttamente sulla cementite.

Per evitare di danneggiare il colore appena steso attendo almeno un'ora prima di passare alla prossima fase.
Scelgo una delle due retine che utilizzo attualmente. Sono due tipi di tulle molto diversi, li ho fotografati sullo schermo del telefonino per vedere la differenza. Il n. 1 è quello da fioristi, l'altro è quello elastico da sartoria. Anche il primo possiede una certa elasticità, entrambi comunque si estendono in una sola direzione che, in fase di mascheratura deve essere perpendicolare all'asse longitudinale dell'artificiale. Altro elemento fondamentale le clips, che non sono altro che dei normalissimi fermagli per tende. Io preferisco quelli in plastica con i dentini sono quelli che costano meno e si possono modificare con un cutter.

In questo caso prendo la n. 2 e la adatto facendo combaciare i due lati liberi sotto la pancia del crank e fisso come primo punto l'anellino dell'ancoretta anteriore. Successivamente la parte della paletta e poi tendo il tulle verso la coda controllando la geometria degli spazi che nel frattempo si sono allargati. Applico infine gli ultimi due fermagli sotto la coda.

Preparo il verde e lo applico sull'artificiale, la tinta neutra della mascheratura mi aiuta nel controllo della stesura del colore. Normalmente in questa fase utilizzo tonalità di vernice molto più scura di quello che voglio ottenere come risultato finale, regolandomi sulla quantità di colore posso giocare sulle sfumature. Per evitare infiltrazione sotto la mascheratura utilizzo una pressione non superiore a 1 bar, bassa quantità di vernice in uscita e diversi passaggi intervallati da frequenti pause.

A questo punto passo al nero della schiena. Per un lavoro più preciso impiego l'aerografo senza needle cap (vedi foto), con colore molto diluito quantità minima e pressione 1 bar.
Finisco il lavoro con una spruzzata di rosso sotto la pancia. Asciugato il tutto aggiungerò gli occhi e uno spot nero sui fianchi.

Come anticipato sul medium diver voglio ottenere una livrea più naturale. Procedo quindi con un generoso strato di fondo bianco titanio su tutto l'artificiale. In seguito faccio un passaggio con un grigio molto scuro ottenuto con nero e argento con una forte componente di glitter multicolori. Questa combinazione chiaro-scuro costituirà lo sfondo delle scaglie, evito di scendere troppo verso il basso con il grigio per creare un effetto più irregolare e per avere la possibilità di fare il ventre completamente bianco.

Applico la maschera in tulle da fioristi. Con l'utilizzo di questo strumento attendo ancora di più per l'asciugatura della vernice di fondo, in quanto la rigidità della plastica di cui è costituito può rovinare il lavoro sottostante. E' un po' difficile farla aderire bene, se devono esserci spazi meglio che rimangano al centro della schiena. Successivamente vernicio con colore acciaio cromato a bomboletta con pochi leggeri passaggi, compreso la pinzetta di supporto (purtroppo in foto non si vede).

A questo punto dopo aver atteso qualche ora per l'asciugatura essendo il colore della bomboletta di diversa natura rispetto agli altri, con un bianco traslucido perlato (vedi foto) passo diverse mani ad aerografo fino ad ottenere la tonalità voluta e smorzare l'effetto specchio della cromatura. Uso una pressione di 1-1,5 bar e media quantità di colore in uscita. Sto attento a non verniciare i beccucci della pinzetta con cui reggo l'artificiale dalla paletta che mi fa da campione di riferimento dello stato iniziale.

Mantenendo in sede la mascheratura passo lo strato di marrone traslucido sulla schiena. La trasparenza di questa vernice ha il vantaggio di far risaltare l'effetto cromato sottostante, di acquisire una sfumatura ramata e di conseguenza creare contrasto con il successivo passaggio. Per questa fase utilizzo una pressione dell'aria inferiore a 1 bar e quantità minima di colore.

Tolgo la retina e passo sulla schiena un marrone opaco molto scuro che ho ottenuto mescolando vari colori, con la quantità applicata determino la tonalità dell'effetto finale. Stesso discorso sul ventre con il bianco titanio visto prima. Uso la stessa tecnica descritta in precedenza togliendo il needle cap dall'aerografo, pressione 1 bar e quantità di colore al minimo.

Come tocco finale una sfumatura di giallo traslucido. Uso una diluizione alta, pressione vicina a 0,5 bar e quantità di colore minima e una buona distanza dall'oggetto.

Anche questo artificiale è pronto per i ritocchi finali e la vernice protettiva.


Colgo l'occasione per ringraziare nuovamente Loris per avermi proposto di pubblicare questa presentazione e chi avrà la pazienza di leggerla. Mi auguro di essere stato utile, e in caso di necessità sono disponibile per eventuali chiarimenti.

Ciao
Francesco

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