ARTIFICIALI & Co |
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Swim Bait a modo mio Testo e foto di Filippo Fuligni (Lippus) - Giugno 2011
Ultimamente
mi sto dedicando alla costruzione di swimbait, esche che mi hanno sempre
colpito per il loro movimento sinuoso e realistico, tanto che ne ho
realizzate di tutti i tipi dalla più piccole di pochi gr alle più
grandi di qualche etto :-). Molti
mi hanno chiesto lumi su come costruirle, e allora mi sono deciso a
scrivere questo breve articolo, che non ha la pretesa di essere la
bibbia delle swimbait, ma solo la descrizione della mia interpretazione
su queste esche. Cominciamo
con il dire che io le costruisco con la resina, ma i principi che
enuncerò sono validi e replicabili anche con il legno, e comunque non
spiegherò come costruire artificiali in resina, in quanto l'ho già
spiegati in questi articoli: //http://xoomer.virgilio.it/cjbur/a_ovettoSiluri.htm
e http://xoomer.virgilio.it/cjbur/a_easyJerk.htm
, visto che le tecniche costruttive sono le stesse non mi dilungherò su
questo aspetto, ma mi concentrerò solo sulle particolarità delle
swimbait (se invece si vuol vedere come costruire passo passo una
swimbait in legno potete leggervi questi articoli: http://xoomer.virgilio.it/cjbur/i_scheda06.htm
e http://xoomer.virgilio.it/cjbur/i_scheda09.htm
oppure vedere questi filmati: http://xoomer.virgilio.it/cjbur/a_SwimBaitClip.htm).
Cosa
sono Innanzitutto
chiariamo cosa intendiamo per “swimbait”, o meglio cosa intendo io
:-): sono artificiali snodati a 2 o più sezioni, ma hanno un movimento
diverso rispetto agli altri, cioè più sinuoso, molto simile ad un
pesce che “nuota” (da qui il nome “swimbait” che vuol dire
“esca che nuota”). Gli snodati classici invece hanno un movimento
che fa pernio sullo snodo, con scarti frenetici, ma non è certo
realistico. Per
ottenere questo, molto importanti sono gli snodi.
Snodi Il
carattere distintivo ed anche più famoso di questi artificiali sono gli
snodi, che hanno, come ho già detto, lo scopo di imprimere il
particolare nuoto. Questi
snodi devono rispondere a due necessità fondamentali:
Caratteristiche
che sono quasi all'opposto dei classici snodi dei comuni artificiali
multi-sezione. Il
motivo di tutto questo è semplice, se si vincola il movimento dello
snodo, quando la parte anteriore dell'artificiale ha lo scarto laterale
dovuto alla paletta o dal movimento dell'acqua, al momento che arriva a
fine corsa, si tira dietro tutte le sezioni poste dopo, creando un
movimento largo e sinuoso, oltre ad innescare il classico avanzamento ad
ESSE. In
genere il classico snodo da “swimbait” è quello con taglio a V,
dove nella sezione anteriore
sono inseriti gli occhielli a vite che vengono bloccati da un pernio
nella sezione posteriore, questo
Ma anche facendo uno snodo di tipo “classico” si può ottenere lo stesso risultato, in questo caso è fondamentale fare un doppio punto di attacco con anelli sufficientemente piccoli da avere poco gioco laterale.
Nella
scelta del tipo di snodo e come realizzarlo occorre tenere conto di un
fattore importante, e cioè quando il gioco laterale dello snodo è
maggiore l'artificiale sarà
più “scodinzolante” ma
minore sarà la “S” che compirà in acqua, mentre al contrario
quando il gioco laterale dello snodo è minore , sarà poco
“scodinzolante” ma compirà “S” di maggiore ampiezza.
Modificando questo particolare si possono ottenere degli artificiali che
a parità di sagoma hanno movimenti completamente differenti.
Tipologie Le
swimbait si dividono in due tipologie fondamentali,
quelle dotate di paletta divergente e quelle senza paletta
divergente. La
differenza è fondamentale perchè il movimento viene dato in due modi
differenti e la costruzione dell'artificiale è diversa proprio in
funzione di questo. In
quelle dotate di paletta divergente, il movimento è dato, appunto,
dalla paletta stessa, come avviene su tutti i minnow in commercio e
anche la disposizione della zavorra segue QUASI gli stessi principi di
tutti gli artificiali dotati di paletta. Al contrario in quelle senza paletta il movimento è dato dalla turbolenza creata dall'acqua quando scorre sulla superficie della swimbait stessa quindi, occorre realizzare una sagoma che sfrutti tali turbolenze e dia il movimento che noi vogliamo in particolare, dobbiamo porre attenzione ai fianchi.
Swimbait
con paletta Contrariamente
a quanto possiamo pensare, dare il corretto movimento a questi
artificiali, può essere più complicato rispetto ad altri tipi di swim,
dato che il movimento è generato solo dalla resistenza che la paletta
collocata sul muso oppone all'acqua. Diventa quindi molto importante
come realizziamo gli snodi e dove mettiamo la zavorra in quanto questo
movimento dovrà essere “trasferito” a tutte le sezioni. Per
questo tipo di swimbait il tipo di snodo che consiglio è quello con
taglio a V, in quanto regolare correttamente il gioco laterale dello
snodo è fondamentale, e uno snodo a V permette di intervenire anche
successivamente, limando la “V”, nel caso non otteniamo il movimento
desiderato. Per
quanto riguarda il posizionamento della zavorra, dobbiamo tenere conto
di quante sezioni vogliamo realizzare e quanto ampio, cioè che
scostamento laterale del nuoto vogliamo ottenere. La cosa però che non
dobbiamo mai dimenticare è che dobbiamo sempre avere un assetto neutro
in acqua, cioè che, a prescindere se facciamo un artificiale
galleggiante o affondante, questo in fase di riposo stia in posizione
orizzontale e non affondi ne di testa ne di muso. Nel
caso di artificiali a due sezioni la totalità o quasi della zavorra va
inserita nel baricentro dell'artificiale, se vogliamo dare un movimento
un po' più largo distribuiamo la zavorra tra le due sezioni, che
dovranno essere piuttosto similari come dimensioni, a ridosso dello
snodo, facendo sempre attenzione da mantenere l'assetto neutro in acqua. In
caso di 3 sezioni, la zavorra va posizionata circa al 70% sulla prima
sezione e circa al 30% sulla seconda sezione. Nel caso di 4 o più sezioni (ma oltre le 4 diventa un puro esercizio di stile senza avere vantaggi in fatto di movimento), la zavorra va posizionata al'80% sulla prima sezione più o meno a ridosso del baricentro, e al 20% sulla terza, lasciando prive di zavorre aggiuntive la seconda e la quarta (e successive se si fanno oltre 4 sezioni). In realtà si potrebbe anche posizionare la zavorra sulla seconda sezione invece che sulla terza, ma così si ottiene un movimento più stretto e frenetico, mentre se si appesantisce dove ho detto io, il movimento diventa più largo e marcato, simulando, soprattutto con recuperi lenti, un pesciolino che pinneggia placido e tranquillo :-).
Swimbait
senza paletta Dare
movimento a questi artificiali è più semplice di quanto possa
sembrare, in quanto il movimento è dato dall'acqua che scorre sulle
pareti, e basta fare in modo che le varie sezioni seguano questo flusso
e la sinuosità viene di conseguenza. Diventa
quindi fondamentale la sagoma, che dovrà seguire una semplice regola,
deve essere stretta, alta, e possibilmente avere i fianchi piatti.
In questo modo obblighiamo il flusso a dividersi e scivolare sui
fianchi, dove le turbolenze, se i fianchi sono sufficientemente alti,
riescono a far spostare lateralmente il nostro artificiale. Altra
cosa importante è il posizionamento della zavorra, ed anche in questo
caso dipende dal numero di sezioni. Nel
caso di 2 sezioni, che a parere mio dovrebbero essere all'incirca delle
stesse dimensioni, il peso aggiuntivo va distribuito equamente tra i due
segmenti e posizionato centralmente a ridosso dello snodo. Nel
caso di 3 o più sezioni il peso va inserito per la maggior parte
(60-80%) sul primo segmento a ridosso dello snodo ed il residuo sul
secondo sempre cercando di stare vicino allo snodo di collegamento con
il primo. Se si hanno più di 3 sezioni (ma io non andrei oltre le 4) si
può spostare un po' di zavorra anche nel terzo segmento, ma senza
esagerare, perchè si potrebbe andare a smorzare troppo il movimento. Ovviamente,
vale quanto detto anche per le swimbait dotate di paletta, e cioè che
l'affondamento deve essere neutro, senza sbilanciamenti in testa o in
coda. Dimensione
delle sezioni Molto
spesso questo aspetto viene ritenuto secondario, invece è fondamentale
per dare un movimento bello e realistico alle nostre creazioni. Dopo
diverse prove quelle che indicherò qui di seguito sono le dimensioni
che mi hanno dato i risultati migliori, poi magari ognuno può variare e
trovare la propria combinazione vincente. Dato
per assunto che la sagoma sarà un qualcosa a forma di pesce :-), più o
meno alta, queste sono le dimensioni che uso (espresse in maniera
percentuale, ponendo 100 la
lunghezza totale dell'artificiale) Swimbait
due sezioni
Swimbait
4 sezioni
Ovviamente
queste misure sono calcolate sul grezzo prima i effettuare il taglio.
Coda Un
altro elemento caratteristico delle swimbait è la coda, infatti questi
artificiali sono spesso dotati di una coda imitativa della pinna caudale
dei pesci. La
coda può essere:
Rigida in materiale plastico posizionata verticalmente E'
la più comune, ma occorre usarla con cognizione di causa, in quanto ha
effetti diretti e impattanti sul movimento dell'artificiale, con
implicazioni diametralmente opposte nel caso la si utilizzi su swimbait
dotate di paletta o senza paletta. Nel
caso di artificiali dotati di paletta, questo tipo di coda smorza di
parecchio il movimento, in quanto questo è generato dalla paletta, e la
coda ha una notevole superficie che va a fare molta resistenza nei
movimenti destra/sinistra. Questo fatto può non essere del tutto
negativo, perchè magari va a smorzare uno “scodinzolamento” troppo
frenetico facendolo diventare più lento e fluido, ma va comunque tenuto
conto che il movimento con la coda in questo modo sarà molto inferiore
rispetto a non metterla, tanto che se la nostra swimbait ha già di suo
un movimento buono mettendo questa coda è molto probabile che peggiori
fino quasi a farla andare dritta. Discorso
opposto nel caso di artificiali senza paletta, in questo caso la coda fa
da ulteriore superficie idrodinamica, ed il movimento viene addirittura
facilitato, in alcuni casi la coda messa in verticale fa da timone
ampliando il movimento ad “S”. Per questi motivi, in genere, io non monto mai code rigide verticali su swimbait dotate di paletta, mentre al contrario lo faccio quasi sempre su quelle senza paletta. E'
una coda molto particolare, resa celebre dal famoso artificiale della
Imakatsu, il Javallon, La particolarità sta appunto nel fatto che è
posizionata orizzontalmente (come i delfini :-) ), in maniera non molto
naturale. Il motivo di questa soluzione penso di averla capita, o
meglio, io l'uso per il motivo sottostante :-). La
coda orizzontale praticamente porta massa alla parte inferiore senza
generare quasi nessuna resistenza al movimento destra/sinistra. Questo
porta ad avere un movimento più marcato, oltre ad avere un impatto
visivo maggiore, in quanto aumenta la superficie visibile, sia la
“larghezza” del movimento stesso pur rimanendo invariate le
dimensioni del corpo che generano il movimento stesso. Praticamente si
un artificiale che ha visivamente più volume sia in senso assoluto che
sul movimento, senza alterarne le dimensioni fisiche e le
caratteristiche del movimento stesso. Questo
tipo di soluzione ha le stesse implicazioni sia su swimbait dotate di
paletta che senza, anche se io preferisco usare questa soluzione solo
per quelle dotate di paletta, in quanto sulle altre posso montare
tranquillamente la coda in verticale, che oltretutto è maggiormente
imitativa.
In materiale plastico duro ma dotata di snodo Sinceramente
è una soluzione che non uso mai, ma non perchè non sia funzionale,
anzi, va alla grande, ma proprio per una questione di gusti personali
(quindi evitate critiche perchè “De
gustibus non disputandum est”, bada lì come sono acculturato
oggi...). Mi
spiego meglio, in realtà una coda montata in questo modo, non è in
realtà una “coda” ma diventa un ulteriore snodo e segue le regole
degli snodi. In genere l'effetto è molto realistico perchè in realtà
, questo “snodo”, è spesso più libero rispetto agli
altri e quindi può generare più movimento.
Morbida in gomma siliconica Io
la monto sempre verticalmente, perchè essendo morbida se si monta
orizzontalmente si piega e contorce compromettendo il movimento e
diventanto assolutamente non imitativa. Pur
diventando un “freno” nelle swimbait dotate di paletta, come
spiegato poco sopra, in realtà in questo caso, la resistenza al
movimento destra/sinistra è molto minore in quanto, appunto, la coda è
morbida e l'effetto che si ottiene è particolarmente realistico.
Personalmente io uso questa soluzione
quando devo realizzare degli artificiali galleggianti, a
prescindere se dotati di paletta o meno, in quanto su recuperi lenti
l'effetto della coda morbida, semi sommersa, che si muove è quanto di
più realistico ed imitativo ci possa essere, ci andrei io stesso a
dargli un morso :-). Come
ho già detto però, va tenuto conto che, anche se di poco, comunque
smorza il movimento, e quindi dobbiamo trovare il giusto compromesso.
Morbida
in gomma siliconica ma con la forma a martello tipo gli shad Nonostante
questa sia una soluzione adottata su moltissime swimbait in commercio,
è quella che mi sta più sull'anima di tutte :-)
(vale lo stesso discorso di quelle in materiale rigido con snodo
:-) ). Non
mi piace, perchè secondo me non si da “un'anima” propria all'esca,
ma il tutto viene fatto dalla coda a martello. Comunque,
a prescindere dai gusti personali, una coda fatta in questo modo tende a
smorzare di molto il movimento destra/sinistra, a prescindere dal tipo
di swimbait che si sta facendo quindi occorre che il corpo del nostro
artificiale sia in grado di generare molto più movimento rispetto agli
altri tipi di coda, perchè questo poi viene mitigato di parecchio dalla
coda. Grossi
consigli non ne no, visto che è una soluzione che non uso mai. Per
ora mi fermo qui, di cose da dire ce ne sarebbero molte altre, ma non
voglio essere troppo pignolo nei dettagli o farla troppo difficile.
Spero di essere stato di aiuto a chi vuole iniziare a costruire queste
bellissime esche, con questi consigli molto pratici, e, credo, di facile
attuazione. A seguire, a integrazione dell'articolo, ci sono anche i video seguenti.
Buona
P..........................ermanenza sul sito. lippusCHIOCCIOLAinwind.it
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